Superare il trauma con la terapia breve strategica
Superare il trauma con la terapia breve strategica. Il Disturbo da Stress Post Traumatico si manifesta successivamente ad un’esperienza vissuta in maniera traumatica. Ma cos’è un trauma? Un trauma è una ferita causata da un evento del tutto inaspettato che lascia un’impronta nella vita della persona. Nonostante la forte valenza emotiva di alcuni avvenimenti non tutte le persone sviluppano un disturbo post traumatico da stress di fronte allo stesso avvenimento. Come è possibile? In seguito ad alcuni eventi come un lutto, una violenza, l’assistere a un incidente mortale, il verificarsi di una nostra perdita di controllo in un’esplosione acuta di rabbia, etc., ci sono persone che adottano delle strategie funzionali per fronteggiare la situazione e che aumentano le capacità di risposta agli eventi stressanti.
In altri casi gli stessi avvenimenti si possono insinuare nella mente come qualcosa di inaccettabile e di insuperabile, tanto che ne diveniamo vittime e impossibilitati a superarli. In questi casi l’evento traumatico rappresenta una sorta di spartiacque tra un “prima” e un dopo” con la percezione che niente, dopo quell’evento, sarà più come prima. Il passato rende la persona prigioniera nel suo presente, la intrappola nella paura, nel dolore e nella rabbia. Questo carico emotivo le impedisce di costruire il futuro.
Manifestazioni del Disturbo da stress post traumatico
I sintomi più frequenti di questo disturbo sono:
- Flashback caratterizzato dalla rievocazione dell’evento traumatico
- Insonnia o altre difficoltà legate al sonno
- Problemi di concentrazione e ipervigilanza
- Evitamento di pensieri e di tutto ciò che è correlato all’esperienza traumatica
- Alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all’evento traumatico
- Reazioni fisiche (palpitazioni, tremori etc.)
Reazioni al trauma
Le persone che in seguito ad un evento vissuto come traumatico sviluppano un disturbo da stress post traumatico, hanno delle specifiche reazioni al trauma per fronteggiare l’esperienza dolorosa. Queste reazioni piuttosto che risolvere il problema lo mantengono nel tempo e lo complicano:
- Richiesta di aiuto, di rassicurazioni e lamentele: nel tentativo di comprendere l’evento, di trovare una spiegazione razionale su quello che è accaduto o dare voce alla propria angoscia, le persone chiedono frequentemente aiuto e rassicurazione a persone loro vicine per esorcizzare le sensazioni intollerabili legate al trauma;
- Tentativo di controllare i propri pensieri e cancellare l’esperienza traumatica: queste sono le reazioni immediate per cancellare l’esperienza vissuta. In questo modo le persone cadono nel paradosso del non riuscire a fare a meno di pensare e sentire ciò che, in realtà, vorrebbe dimenticare;
- L’evitamento di tutte le situazioni associabili al trauma: se inizialmente l’evitamento è circoscritto a tutto ciò che riconduce all’esperienza traumatica, con il passare del tempo questa tentata soluzione può estendersi ad altri luoghi o contesti e costruire un senso di incapacità nell’affrontare la situazione dolorosa.
Possibili evoluzioni
Accade, talvolta, che la persona nel tentativo di non pensare e proteggersi da ricordi troppo dolorosi, sviluppi altre forme di patologia più “accettabili” come quelle legate alla sfera dei disturbi d’ansia.
La ricerca-intervento ha evidenziato come la persona che ha vissuto un evento traumatico attraversi fasi diverse nella manifestazione del disturbo post traumatico da stress e come questo possa gradualmente evolvere in altre direzioni, dando vita a problematiche differenti. Questo disturbo infatti, si struttura frequentemente come punto d’origine di un nuovo problema come, ad esempio, un disturbo fobico, ossessivo-compulsivo o depressivo.

Possibili evoluzioni
Superare il trauma con la terapia breve strategica
Libertà è ciò che fai con quello che ti è stato fatto
Romanzo del trauma

Superare il trauma
Superare il trauma con la terapia breve strategica
Un trauma non superato lascia ferite profonde nella vita della persona che lo ha subito. La terapia Breve Strategica utilizza un protocollo specifico per il trattamento di questo disturbo: il Romanzo del Trauma. Questa prescrizione consiste nel narrare e narrare più volte l’esperienza traumatica subita fino a che la stessa viene rielaborata. Passarci in mezzo per venirne fuori: con il romanzo del trauma la persona mette nero su bianco tutti i pensieri, le emozioni , le sensazioni e le immagini narrando più volte l’esperienza vissuta in modo sempre più dettagliato. In questo modo imparerà a distaccarsene gradualmente a livello emotivo, e a ricollocare il passato nel passato affinché cessi di essere vivo nel presente. I ricordi traumatici che generalmente vengono evitati, con questa prescrizione vengono volontariamente ricercati anziché subiti.
L’obiettivo principale della terapia è trasformare quella ferita in una cicatrice che pur non scomparendo del tutto, permette alla persona di riappropriarsi gradualmente della propria vita.
Le scienze moderne hanno constatato che l’atto dello scrivere utilizzando carta e penna, è uno dei modi migliori per rielaborare l’esperienza traumatica e metterla nel passato. L’atto dello scrivere innesca un meccanismo di elaborazione personale, attiva una rete di connessioni mentali e un processo di scoperta costante rispetto a quello che si sta elaborando.
Per approfondimenti:
Meringolo P., Chiodini M., Nardone G., Che le lacrime diventino perle – Ponte alle Grazie, Milano – 2016
Cagnoni F., Milanese R. Cambiare il passato. Superare le esperienze traumatiche con la terapia strategica – Ponte alle Grazie – 2009
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Psicologa iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (Iscrizione N. 17114), Psicoterapeuta ed Ipnoterapeuta, svolgo a Roma attività privata di consulenza psicologica, Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi Ericksoniana rivolta all’individuo, alla coppia e alla famiglia. Nello svolgimento della mia attività professionale il riconoscimento e la valorizzazione dell’unicità della persona, delle sue risorse individuali è una costante dell’intero processo terapeutico, volto al benessere, all’autonomia e al superamento delle difficoltà presentate, all’interno di una relazione terapeutica non giudicante, accogliente e basata sulla fiducia.