Perdere il controllo del proprio corpo: la paura di farsela addosso
Perdere il controllo del proprio corpo: la paura di farsela addosso. La paura di farsela addosso è caratterizzata da una costante preoccupazione di non trovare un bagno disponibile in caso di improvvisa necessità e da una sensazione di forte imbarazzo rispetto a quello che le altre persone potrebbero pensare o immaginare.
La paura di perdere il controllo delle proprie funzioni fisiologiche può diventare una vera e propria ossessione mentale e chi ne soffre cerca di affrontare questa situazione di estrema angoscia con specifiche strategie che, se reiterate nel tempo, conducono ad un progressivo peggioramento della sintomatologia e alla sensazione di perdita totale del controllo.
Paura di farsela addosso e tentate soluzioni
Vediamo quali sono i tentativi di soluzione che le persone con questa difficoltà mettono in atto per risolvere il problema:
- Evitamento dei contesti sociali: quando la paura di perdere il controllo delle proprie funzioni fisiologiche diventa pervasivo e genera uno stato perenne di ansia, la persona comincia a mettere in atto una serie di evitamenti delle situazioni che ritiene pericolose. Queste situazioni possono riguardare diversi contesti che prima la persona affrontava senza difficoltà (ristoranti, teatro, cinema, concerti, supermercati, lunghi spostamenti in macchina etc.).

Tentate soluzioni per risolvere il problema
Perdere il controllo Paura di farsela addosso
Accade che domina la paura di non trovare un bagno nelle immediate vicinanze e la vergogna di dover ricorrere all’uso del bagno fuori dalle mura domestiche. L’evitamento può riguardare anche l’assunzione di bevande o cibi specifici ritenuti minacciosi.
- Rituali e precauzioni: quando non è possibile evitare contesti ritenuti pericolosi, la paura di farsela addosso conduce la persona a tentare di evacuare più volte prima di uscire. A tale scopo può ricorrere, se necessario, a cibi e bevande stimolanti prima di uscire da casa nella convinzione di potersi liberare completamente. Con questa modalità si ottiene l’effetto concreto di irritare l’apparato intestinale o urinario. Spesso si organizza con delle mappe mentali dei bagni situati lungo il tragitto da percorrere o dei luoghi da frequentare per poterli utilizzare in caso di necessità.
- Prescrizione di farmaci: un’altra modalità è quella di chiedere aiuto al proprio medico e farsi prescrivere farmaci ad hoc (antispastici ad esempio). I farmaci produrranno gli effetti desiderati per un periodo limitato di tempo, se non si lavora contemporaneamente sulla natura psicologica del problema.
Possibili conseguenze e soluzioni
Questa difficoltà, che cresce esponenzialmente con le strategie disfunzionali adottate, carica la persona di ansia che si accompagna, con il passare del tempo, ad una crescente difficoltà nel riuscire a discriminare lo stimolo reale da quello generato dallo stato ansioso, conducendo, talvolta, alla strutturazione di veri e propri attacchi di panico.
Per uscire dal circolo vizioso del controllo che fa perdere il controllo e della lotta tra paura e ossessione, la Terapia Breve Strategica ha studiato uno specifico protocollo di intervento, andando ad intervenire preliminarmente sulla destrutturazione delle specifiche tentate soluzioni disfunzionali adottate, con l’obiettivo di ritrovare la necessaria armonia tra corpo e mente.
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Psicologa iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (Iscrizione N. 17114), Psicoterapeuta ed Ipnoterapeuta, svolgo a Roma attività privata di consulenza psicologica, Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi Ericksoniana rivolta all’individuo, alla coppia e alla famiglia. Nello svolgimento della mia attività professionale il riconoscimento e la valorizzazione dell’unicità della persona, delle sue risorse individuali è una costante dell’intero processo terapeutico, volto al benessere, all’autonomia e al superamento delle difficoltà presentate, all’interno di una relazione terapeutica non giudicante, accogliente e basata sulla fiducia.
Il problema secondo me è la paura dell’opinione e del giudizio delle persone ad una possibile “figuraccia”
Io invece ho da sempre la fobia dei bagni pubblici: mi capita spesso di arrivare a casa con la pancia che sta per scoppiare e ogni tanto ci arrivo anche con i pantaloni bagnati. Comunque, se sono fuori casa con gente che conosco, mi faccio coraggio e vado in bagno per paura di fare una figuraccia. La fobia di non riuscire a trattenersi secondo me passa nel momento in cui capiterà. Io mi vergognerei a farmi vedere da persone che potrebbero deridermi ma non è mai capitato e non mi sono mai vergognato di aver fatto la pipì addosso.
Buongiorno Lucio e grazie per il suo contributo. Sicuramente per chi soffre di questo particolare disturbo, la paura di fare una figuraccia è presente. Ed è proprio per questo motivo che vengono adottate delle soluzioni che si rivelano, nel tempo, fallimentari. Non necessariamente deve realizzarsi l’esperienza di perdita reale del controllo per sviluppare questo tipo di ossessione.
Cari saluti