Genitori e Figli nella Gestione della Separazione
Genitori e Figli nella Gestione della Separazione. Anche se la separazione è tra gli eventi più stressanti per la famiglia, non è detto che si vengano a creare automaticamente problemi psicologici invalidanti nei soggetti coinvolti.
Considerando il nucleo famiglia come un sistema, la separazione comporta una rottura di questo sistema, un cambiamento che innesca diversi effetti.
Non sempre tali effetti sono da intendersi in maniera negativa, talvolta possono apportare benefici su ciascun individuo coinvolto. Essendo un evento comunque doloroso, soprattutto nelle fasi iniziali, possono essere riscontrate diverse difficoltà di adattamento da parte dei figli.
Possibili difficoltà manifestate dai figli
I bambini (solitamente a partire dai 3 anni) possono manifestare tipici comportamenti regressivi, tra i quali paura di dormire da soli, fare capricci, enuresi notturna, esplosioni di rabbia.
I ragazzi possono cominciare a manifestare comportamenti legati alla ribellione e avere atteggiamenti provocatori e trasgressivi, che giustificano come reazione al trauma che hanno subito. Se tali manifestazioni comportamentali vengono gestite in maniera adeguata, il sistema, dopo la sua rottura, troverà e ristabilirà naturalmente un nuovo equilibrio.

Possibili difficoltà dei figli
Genitori e figli nella gestione della separazione
In alcuni casi, nonostante la separazione sia stata intrapresa senza conflitti ed ostilità, i figli possono manifestare disagio e malessere duraturi nel tempo che destano numerose preoccupazioni nei genitori, che finiscono per trovarsi costantemente insieme per rassicurare i figli, pur essendo separati.
Come evitare il conflitto e separarsi bene
In alcuni casi la separazione è un evento inevitabile, spesso la sofferenza o il sentimento di perdita assumono caratteristiche di conflittualità, altre volte questa può essere mascherata da una forma di collaborazione da parte di un coniuge allo scopo di manipolare l’altro, talvolta sostenuto dal disagio manifestato dai figli per riavvicinare il genitore. Non essere più una coppia ma continuare ad essere genitori: questa è una delle prove più difficili da superare, soprattutto quando la separazione genera sensazioni incontrollabili come rabbia, dolore e paura.

Comunicare in modo efficace
Genitori e figli nella gestione della separazione
Comunicare in modo efficace
Comunicare in modo efficace la decisione di volersi separare ai figli è un aspetto importante ed un ingrediente fondamentale per separarsi bene. Alcuni ritengono che comunicare al bambino cosa sta accadendo e cosa accadrà in futuro sia un modo diretto di prospettare uno scenario definitivo e irreversibile.
In realtà questo tipo di comunicazione mette il bambino di fronte ad una prospettiva spaventosa, che non gli concede il necessario periodo per potersi adattare ad un cambiamento familiare così importante. I bambini hanno bisogno di tempo per comprendere cosa sta accadendo, quindi, nella fase iniziale è auspicabile comunicare che si prospetterà un allontanamento temporaneo da casa del genitore e solo successivamente, quando il bambino avrà capito che è in grado di gestire emotivamente tale assenza, la si potrà definire come situazione definitiva.
Paura e rabbia
Altro ingrediente per separarsi bene è quello di evitare di cadere nella trappola generata dalla paura o dalla rabbia, che conduce un genitore a volere una relazione esclusiva con il figlio, escludendo l’altro dalla sua vita e impedendogli di vivere la propria relazione con il figlio.
Non si può negare che questo atteggiamento produca delle conseguenze di difficile gestione, soprattutto quando viene utilizzata la legge per ottenere una rivalsa rispetto ai torti subiti. Spesso queste emozioni prendono il sopravvento e la situazione può degenerare.
L’obiettivo di ogni genitore è quello di tutelare i propri figli e per farlo entrambe le figure genitoriali devono fare in modo di rimanere costanti punti di riferimento a prescindere dal dolore causato della separazione.
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Psicologa iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (Iscrizione N. 17114), Psicoterapeuta ed Ipnoterapeuta, svolgo a Roma attività privata di consulenza psicologica, Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi Ericksoniana rivolta all’individuo, alla coppia e alla famiglia. Nello svolgimento della mia attività professionale il riconoscimento e la valorizzazione dell’unicità della persona, delle sue risorse individuali è una costante dell’intero processo terapeutico, volto al benessere, all’autonomia e al superamento delle difficoltà presentate, all’interno di una relazione terapeutica non giudicante, accogliente e basata sulla fiducia.