Disturbi Alimentari

Infanzia e Adolescenza

Disturbi Alimentari

I Disturbi Alimentari insorgono generalmente nella pubertà, mentre nel bambino si tratta usualmente di difficoltà connesse alla paura e a particolari relazioni con le figure adulte di riferimento. Può trattarsi, per esempio, del bambino che si rifiuta di mangiare un dato cibo per paura che gli possa far male o del bambino che, attraverso il rifiuto del cibo cerca di fare pressione nei confronti dell’adulto, esercitando il potere nella relazione attraverso i capricci a tavola.

Strategie adottate dagli adulti

Generalmente le tentate soluzioni adottate dai genitori, di fronte al rifiuto di mangiare da parte del figlio, rientrano nello schema comportamentale dell’insistenza a mangiare, alimentata dal fatto che i genitori, in genere, nutrono una forte angoscia rispetto ad una sana alimentazione per un adeguato sviluppo del figlio. L’esperienza piacevole del pasto si trasforma in una lotta quotidiana che, di piacevole, ha davvero poco. Una variante dell’insistenza è utilizzare il senso di colpa nei confronti dei figli, facendo paragoni con situazioni esterne al contesto, parlando ad esempio dei bambini poveri che muoiono di fame. Quando i genitori sono poco tolleranti ai capricci possono utilizzare l’arma della promessa di qualcosa di piacevole per il bambino, se mangia quello che gli viene proposto. Il bambino impara che, attraverso l’arma del ricatto, può ottenere facilmente quello che desidera e tiene sotto scacco i genitori in una sfida eterna e logorante.

Strategie adottate dagli adulti

Disturbi Alimentari

Soluzioni

Nel caso dei bambini, la strategia più efficace è quella di interrompere ogni sforzo diretto a far mangiare il bambino e introdurre una serie di piccoli boicottaggi che avranno come obiettivo quello di creare un’avversione, da parte del bambino, rispetto alla nuova modalità di comportamento dei genitori. Togliere i riflettori dal “problema cibo” e frustrare la continua richiesta di attenzione che il bambino manifesta attraverso la ribellione, è un passo importante verso un adeguato rapporto con il cibo anche nelle fasi successive del suo sviluppo psicofisico.
Nell’adolescente possono manifestarsi i disturbi alimentari presenti negli adulti con le varianti dell’anoressia, della bulimia, della sindrome da vomito/vomiting o del binge eating. 

     

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