Vomiting

Disturbi alimentari

Vomiting

Facendo riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico sui disturbi mentali, il vomito è un “sintomo” riconducibile al disturbo bulimico. Dal punto di vista del modello strategico, la sindrome da vomito o Vomiting, presenta una struttura di funzionamento differente dal disordine bulimico per cui viene considerato come un problema a sé stante. Questo tipo di problema si struttura su di una base bulimica o, più frequentemente, su quella anoressica.

Rituale compulsivo basato sul piacere

Il vomito, inizialmente è una tentata soluzione per compensare la quantità di calorie introdotta con il cibo. Successivamente, come accade a tutto ciò che viene ripetuto per un certo periodo di tempo, il mangiare per vomitare diviene un vero e proprio rituale basato sul piacere. Il piacere deriva non tanto dal concedersi i cibi ritenuti proibiti, quanto dall’espellerli attraverso il vomito.

Rituale compulsivo basato sul piacere

Vomiting o Sindrome da vomito

Trattandosi di una vera e propria compulsione, la persona si trova a dover fronteggiare il conflitto tra la volontà di liberarsi da tale legame e il piacere ricavato. A confermare tale legame è l’atteggiamento delle persone rispetto all’ingestione del cibo: si arriva a mangiare qualunque tipo di cibo perché l’attenzione è completamente rivolta al momento della sua espulsione in seguito alla sensazione di avere la “pancia piena”. La persona affetta da questo disturbo può arrivare a trascorrere intere giornate a mangiare e vomitare, come se fosse la forma più esclusiva di piacere nella sua vita. Tale ritualità diventa un amante segreto, un demone che rapisce i sensi e da cui sembra impossibile liberarsi anche se lo si desidera.

Manifestazioni del disturbo

Vomiting o sindrome da vomito

Manifestazioni del disturbo

Anche per questo disturbo alimentare, come per la bulimia possono essere distinte diverse tipologie, le più frequenti delle quali sono:

  • trasgressive pentite che riconoscono la piacevolezza del rito del quale desiderano liberarsi. Queste persone giungono in terapia perché il disturbo è talmente dilagante da aver annullato la maggioranza delle altre possibili sensazioni piacevoli che la persona desidera recuperare
  • trasgressive compiaciute per le quali mangiare per vomitare è talmente piacevole da non riuscire a rinunciarci. Raramente giungono in terapia autonomamente, spesso vengono indotte da un familiare, oppure dalla massiccia diminuzione di peso dovuta al fatto che vomitano ogni cibo che ingeriscono.

Per approfondimenti:

  • Nardone G., Verbitz T., Milanese R. Le prigioni del cibo. Vomiting, Anoressia, Bulimia: la terapia in tempi brevi – Ponte alle Grazie, 1999

Vomiting

Mangiare e vomitare come rito piacevole

Comportamenti autolesivi e disordini alimentari

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